Giorno: 28 e 29 aprile 2023
Ore: 6
Modalità: ONLINE
Psicologa di formazione clinica. Ho lavorato per un certo tempo in servizi sperimentali di salute mentale rivolti a persone e famiglie di origine straniera. Attualmente sono ricercatrice all’Università di Verona nell’ambito della psicologia sociale e di comunità, dove insegno psicologia transculturale e dirigo il Centro di ricerca Ciesseci – Centro per lo Sviluppo Comunitario.
I miei temi di ricerca riguardano i fondamenti culturali dei modelli di cura; violenza, trauma e processi di resilienza; i processi di assoggettamento/soggettivazione e agency nelle minoranze.; l’inclusione delle minoranze sessuali nei servizi educativi e di salute; le genitorialità non eteronormative e la filiazione attraverso le tecnologie riproduttive. La cornice teorica con cui approccio queste tematiche è quella della psicologia culturale e della psicologia critica di comunità, attraverso metodologie qualitative e partecipative.
Titolo lezione: Generare relazioni, fare comunità e attivare processi di “buona vita”
Abstract: Transizione ecologica o ecosistemica è il modo in cui nominiamo il tempo che stiamo attraversando, caratterizzato dalla presa di coscienza della impossibilità di sostenere stili produttivi e di vita legati a un modello neoliberistico di crescita infinita e dall’ineluttabilità di un cambiamento. Al tempo stesso è un tempo di transizione, il nostro, nei termini in cui il cambiamento ineluttabile e non governato prende la forma di continue crisi (climatiche, economiche, sanitarie ecc.). In questo contesto emergono una varietà di sperimentazioni orientate a uno spostamento dal modello neoliberistico, realtà composite e molto eterogenee tra loro, mobili, che difficilmente possono venire descritte all’interno di un unico fenomeno (Bertell, 2016). Si tratta di movimenti molteplici e plurali, non riconducibili a un’unica matrice e a obiettivi univoci, con livelli di elaborazione teorica diversi (decrescita, transition town, permacoltura, Gas/Res, comuni virtuosi, ecofemminismo), collocati in luoghi geografici e condizioni politiche differenti. Tutto ciò configura un’immagine impressionistica, frutto di una varietà di sperimentazioni che si pongono in maniera molto specifica sia rispetto all’ordine liberistico esistente, sia rispetto ai possibili cambiamenti in divenire. Emerge così una inafferrabilità delle direzioni, una “scompostezza” dell’esperienza che non è disordine, ma necessità di abitare contemporaneamente piani plurimi e diacronici rappresentandosi attraverso essi, in una condizione in cui la contraddittorietà e l’irriducibilità a uno si oppongono a interpretazioni del mondo univoche e monodirezionali, così come univoche e unidirezionali non possono essere le risposte.
Quali sono, in un mondo così connotato, i percorsi che le persone attuano per esprimersi in una piena soggettività? Cosa ci fa star male, e perché, e cosa ci aiuta stare bene? Si può essere “felici”? Possiamo usare la nostra capacità di scegliere, al centro dei meccanismi di consumo tanto quanto di identificazione, in maniera efficace e capacitante? Che rapporto costruiamo con l’ambiente, relazionale, fisico, naturale, e quali sono le condizioni perché tale rapporto possa darci una “buona vita”? Questi sono i temi che affronteremo, con l’obiettivo di fornire strumenti di lettura e analisi delle relazioni nei contesti, in una prospettiva di costruzione di salute/benessere-nel-contesto.
Struttura della lezione (lista argomenti trattati)
La condizione di transizione e la scompostezza dell’esperienza
La necessità di nuovi parametri di descrizione del reale e processi di significazione
Vivere il presente: la violenza strutturale
I processi psicosociali: violenza, benessere, felicità
Il concetto di scelta e risignificazione dell’esperienza
Riconnettersi: la mindfulness come strumento
Parole chiave della lezione: benessere, resilienza, qualità dell’esperienza soggettiva, mindfulness, violenza strutturale
Bibliografia di riferimento
Inghilleri P. (2003) La buona vita. Per l’uso creativo degli oggetti nella società dell’abbondanza. Guerini, Milano.
Bertell L., de Cordova F., De Vita A., Gosetti,G. (2017). Il senso del lavoro nelle economie diverse, Franco Angeli, Milano.
Pubblicazioni di altri studiosi
Buss D. M. (2000). The evolution of happiness. American Psychologist, 55(1), 15–23.
Inghilleri P. (2021). I luoghi che curano, Raffaello Cortina, Milano
Kusimba S. (2020). Embodied value: Wealth-in-people, Economic Anthropology 2020; 7: 166–175
Schwartz, B. (2012). Choice, freedom, and autonomy. In P. R. Shaver & M. Mikulincer (Eds.), Meaning, mortality, and choice: The social psychology of existential concerns (pp. 271–287). American Psychological Association
World Happiness Report 2022 (https://worldhappiness.report/ed/2022/)
In generale, i testi di Byung-Chul Han