Giorno: 14 aprile 2023
Ore: 4
Modalità: IN PRESENZA
Docente di antropologia culturale presso il dip. di Culture e Civiltà dell’Università di Verona. Si è formata in antropologia negli USA (M.A. presso l’University of Oregon, Eugene) – e in Australia (PhD presso la Australian National University, Canberra).
Continua a essere impegnata in ricerche etnografiche a Lifou (Kanaky Nuova Caledonia) su temi quali antropologia e storia coloniale del Pacifico, protagonismo e soggettività delle donne kanak, rapporto fra saperi locali e ‘innesti culturali’ esogeni, patrimonio materiale e immateriale. Ma ritiene anche importante il coinvolgimento in ricerche che insistono sul territorio veronese, e ha in corso un progetto sulle fibre tessili naturali (lana e seta).
Ha attivamente partecipato al consolidamento della Società europea di studi sull’Oceania (ESfO), di cui è stata presidente nel triennio 2005-2008, ospitando la Conferenza di Verona (2008) e co- organizzando con colleghi e colleghe del CREDO di Marsiglia la recente Conferenza di Ajaccio (2022) su ‘Material and Immaterial in Motion’. http://esfo-org.eu/.
Di recente pubblicazione presso les Presses universitaires de la Nouvelle-Calédonie, la sua monografia (open access) La ficelle et le cerf-volant, frutto di un lavoro di diversi anni di traduzione/revisione e condivisione con gli abitanti del villaggio dove ha svolto la ricerca. https://unc.nc/la-ficelle-et-le-cerf-volant/ Tra le sue pubblicazioni open-access: Re-dressing Materiality: Robes Mission from ‘Colonial’ to ‘Cultural’ Object, and Entrepreneurship of Kanak Women in Lifou, in E. Gnecchi Ruscone e A. Paini (eds) Tides of Innovation in Oceania, ANUPRESS, Canberra 2017, pp. 139-178. https://press-files.anu.edu.au/downloads/press/n2395/pdf/ch04.pdf
Titolo lezione: Sguardi antropologici sul vivere insieme
Abstract: La lezione vuole avvicinarci ad altre situazioni culturali attraverso un’esperienza etnografica che proviene da una diversa latitudine geoculturale per imparare a mettersi in ascolto delle priorità che contraddistinguono altri contesti, ponendoci nella prospettiva di ‘esplorare le possibilità offerte dalle concezioni anti-individualistiche di autonomia’, come sottolineano Catriona MacKenzie e Natalie Stoljar. Filo conduttore la riflessione di Chimamanda Ngozi Adichie, che ci invita a uscire dal pericolo di un’unica narrazione che cancella o marginalizza altri sguardi sul mondo.
Nella seconda parte della lezione ci sposteremo su contesti più vicini e attraverso il progetto “Ricucire distanze e luoghi, per una quotidianità condivisa” (RiCu) affronteremo l’articolata questione del come creare uno spazio di ascolto e condivisione con uomini e donne provenienti da altri contesti geoculturali, del come porsi per far spazio alle e gli altri come co-protagonisti di un fare e di un agire condivisi.
Struttura della lezione
La lezione sarà suddivisa in due momenti, nel primo ci avvicineremo a esperienze legate ad altri contesti, nel secondo ci sposteremo a latitudini geoculturali più prossime e rifletteremo su situazioni che ci interpellano in prima persona.
Parole chiave della lezione: Sguardo, saperi locali, ascolto e condivisione, autonomia relazionale, malintesi culturali.
Bibliografia di riferimento
2022 A. Paini, S. Maltese & S. Varvarica, Ricucire pratiche e narrazioni migranti. Per un fare materico e trasformativo. In Antropologia Pubblica, 8 (1) pp.205-224. Open access https://riviste- clueb.online/index.php/anpub/article/view/254
Consiglio di leggere
Chimamanda Ngozi Adichie, 2020, Il pericolo di un’unica storia, Eunaudi, To (disponibile anche online in inglese come conferenza TED 2009)
Consiglio di guardare i seguenti video, film, etc. (prima della lezione)
https://www.univr.it/it/iniziative/-/evento/9352